L’apprendimento non formale nel volontariato

Il volontariato è considerato un’importante esperienza per l’educazione non formale, visto che quando le persone si uniscono e si impegnano collettivamente in nuovi compiti ed esperienze, inevitabilmente imparano insieme e reciprocamente. Il contributo più prezioso del volontariato all’apprendimento si basa sull’esperienza di nuovi impegni sociali, sull’applicazione di un insieme molto ricco di competenze trasversali e sul confronto di qualità e valori personali.  L’apprendimento attraverso l’esperienza, quindi l’apprendimento attivo, è la forma più efficace di sviluppo di una competenza o di acquisizione di un’abilità.

Fare il volontario comporterà l’apprendere aiutando gli altri, mostrandosi aperti a nuove esperienze, accettando nuove sfide, cercando un cambiamento, le persone fanno nuove esperienze e perciò imparano qualcosa di nuovo o sviluppano una competenza che già hanno. È stato dimostrato che l’apprendimento attraverso il volontariato ha effetti positivi in termini di salute, di realizzazione e di aspettativa di vita. Dati normativi, mostrano che fare volontariato aumenta le capacità e le competenze linguistiche, sociali e interculturali personali, aumenta l’impegno di cittadinanza attiva o rafforza la prospettiva europea e globale in caso di volontariato all’estero. Il volontariato genera apprendimento, dà l’opportunità di sentirsi parte di un processo personale di crescita e di sviluppo di competenze, dando spazio all’autoriflessione in un contesto che tende di solito all’azione più che alla riflessione.

In tutti i casi, però l’interesse e la motivazione principale a svolgere attività di volontariato è rimasta legata alla volontà stessa di sentirsi utili e fare qualcosa per gli altri piuttosto che alla voglia di acquisire nuove competenze, a prendere consapevolezza su se stessi e a mettere in evidenza le competenze che possedevano. Il volontariato ha contribuito ad aumentare la motivazione dei volontari per impegnarsi attivamente e concretamente nell’attività stessa e in alcuni casi, i partecipanti hanno raggiunto una maggiore consapevolezza del ruolo che possono avere come volontari, evidenziando una maggiore disponibilità ad assumersi maggiori responsabilità nell’ambito del loro progetto o organizzazione. In altri casi la consapevolezza di apprendimento ha rafforzato l’aspetto motivazionale più personale, ad esempio la volontà di essere coinvolti più attivamente nella società attraverso altre attività di volontariato e non. Attraverso le attività di volontariato quindi, si acquisiscono la capacità di lavorare insieme con differenti persone, di differenti età e di accettare diversi stili di lavoro, modi diversi di comunicare tra loro. I volontari mettono a disposizione il proprio tempo e le proprie qualità al servizio della società, e nel farlo si concretizzano e si migliorano competenze e conoscenze.

Nel volontariato si esercitano molte competenze trasversali, come lo spirito di iniziativa, la creatività e l’empatia, che contribuiscono a sviluppare le qualità della persona, oltre a migliorare l’ambiente in cui vengono esercitate. Queste competenze spesso sono trasferibili anche in altri settori, come quello professionale.

 

Roberta Guerriero

Volontaria in Servizio Civile