Aiutiamo Giriteka!

I problemi del Burundi, sono indubbiamente molti, da una guerriglia silenziosa e poco seguita dai media (che non per questo evita di fare vittime) a un apparato economico molto scarso, la cui fonte di guadagno principale è, spesso, un’agricoltura di sussistenza, che, quindi, risente fortemente dell’esito annuale dei raccolti (e delle variazioni climatiche ora molto significative e che creano molta incertezza per il raccolto).L’ente a cui andranno i fondi e a cui faccio riferimento, perché conosciuto direttamente è il centro Giriteka, di Ngozi.
Già il nome e il logo sono importanti, perché richiamano al ritrovamento della propria dignità, che fa seguito al “rialzarsi”, per ritrovare la via di casa, di una casa almeno, anche se non é la propria. È un’opera voluta dal vescovo stesso, Gervais Banshimiyubusa, e assegnata a suore Missionarie Mariste provenienti da varie parti del mondo (dall’Oceania all’Europa, all’Africa), tra le quali io sono in contatto con suor Bruna Chiarini, di origine bresciana, ma in Burundi da più di trent’anni.
Innanzitutto, a chi si rivolge l’opera di questo centro? I destinatari sono “ragazzi di strada”. Ragazzi, cioè, che per vari motivi, si ritrovano a vivere, quindi anche dormire, per strada, con tutti i pericoli che comporta. Questo può avvenire per diversi motivi: posso essere scappati oppure essersene allontanati per sfuggire a una situazione familiare insopportabile. Spesso si guadagnano da vivere con lavoretti saltuari e, non di rado, tramite piccola delinquenza.
Come si adopera Giriteka? Il primo passo è cercare i ragazzi, nei loro luoghi abituali (innanzi tutto i mercati). Compito che è innanzitutto degli educatori, ma spesso sono i ragazzi già presenti nel centro a segnalare altri bambini. E a questo punto ha luogo la proposta, che è complessa: innanzitutto offre una regolarità (pasti, sonni regolari) in cambio dell’attenersi a regole fondamentali (di convivenza civile, igieniche, logistiche del vivere in comunità); offre un aiuto economico e di sostegno per lo studio, affiancato dall’apprendimento di alcuni lavori (cucito, falegnameria, parrucchiere, cucina, ma anche lavoro nei campi nel tempo libero dallo studio). Naturalmente, a questo si affianca un’assistenza sanitaria costante. La particolarità, a mio avviso importante. è che si tenta, dove è possibile, il reinserimento nella famiglia originaria (per lo più sono scappati, a volte allontanati dal nuovo compagno della moglie rimasta vedova, c’è chi arriva a non volerci più tornare perché vive nel timore di essere avvelenato dal patrigno o dalla matrigna).
I fondi saranno raccolti tramite il conto messo a disposizione da Progetto Culturale Alfa, di cui è Presidente Pasquale Antonio Riccio.

Coordinate bancarieIban: IT10D0101064740100000001641    Intestato ad Associazione culturale Progetto Alfa, via Dante 35 80030 Mariglianella (Na) Causale: “Progetto Giriteka”

Scarica la locandinaScarica la lettera con gli auguri di Natale della responsabile Suor Bruna