Youth work

Il termine youth work, in ambito anglosassone, indica un insieme di diverse attività sociali, culturali, educative e politiche create in favore dei giovani da parte di Istituzioni o del volontariato sociale.

Tale strumento assume forme diverse a seconda del paese, ad esempio, nel contesto europeo, nel Regno Unito e in Germania, esso è formalmente istituzionalizzato, a differenza di Italia e Spagna, in cui, il concetto di youth work è ancora poco diffuso sia a livello istituzionale sia a livello politico.

 

Nei paesi, però, in cui lo youth work sembra ancora poco diffuso, esiste, tuttavia, un insieme di attività che possono essere ricondotte ad esso. In Italia, ad esempio, youth work può fare riferimento a tutta una serie di attività di tipo educativo-ricreativo che vengono gestite ed organizzate dal Terzo Settore. Esempi di tali attività sono: i doposcuola, attività ludiche, associazioni di volontariato, parrocchie, centri sociali ecc.

Tutte queste attività sono spesso conosciute con il termine di animazione socioeducativa e, possono essere gestite sia da educatori professionisti sia da volontari, i quali rappresentano, appunto, gli youth workers.

 

Youth work come strumento di partecipazione giovanile?

Lo youth work sembra, però, rappresentare anche uno strumento fondamentale in grado di educare i giovani alla cittadinanza attiva. Essendo la partecipazione giovanile un’esperienza che permette l’interazione tra giovani e adulti, tale strumento può essere utile per aiutare i giovani a divenire cittadini attivi sostenendo sia la loro autonomia sia le loro capacità relazionali. Lo youth work favorisce la partecipazione giovanile anche perché sembra essere in grado di ridurre la distanza tra i giovani e le Istituzioni.

Quali sono le caratteristiche dello youth work (o animazione socioeducativa)?

Tale strumento presenta tre caratteristiche fondamentali: i giovani scelgono di partecipare; le attività sono rivolte ai giovani; i giovani sono considerati partner nel processo di apprendimento.

L’obiettivo dello youth work è di aiutare i giovani a sviluppare le loro potenzialità, favorendo lo sviluppo personale, l’autonomia, senso d’iniziativa e partecipazione alla società.

Come è adoperato lo youth work nel contesto europeo?

L’Unione Europea riconosce un ruolo importante allo youth work in quanto rappresenta una pratica di lavoro con i giovani, che ha come obiettivo la creazione di un’economia basata sulla conoscenza, sull’istruzione, sull’innovazione, sull’adattabilità, su mercati del lavoro inclusivi e sul coinvolgimento attivo nella società. Anche se, a livello europeo, non esiste una definizione univoca di tale strumento, l’elemento comune è rappresentato proprio da una focalizzazione sui giovani, sul loro sviluppo personale e sulla partecipazione volontaria.

Per quel che riguarda l’Italia, un’attività di formazione per youth workers è promossa dall’Agenzia Nazionale per i Giovani (ANG) tramite il programma Erasmus+ 2014-2020, la quale ha anche avviato un’importante campagna per permettere il riconoscimento di tale figura estremamente centrale per lo sviluppo della dimensione giovanile, come, ad esempio, la conferenza internazionale dal titolo “Recognise It!” tenuta a Napoli nell’aprile del 2019.

Lo youth work è un elemento centrale all’interno della nostra società, poiché è in grado di offrire uno spazio di condivisione, scambio e interazione non solo tra i giovani, ma anche tra diverse generazioni.

 

Francesca D’Apolito

Volontaria in Servizio Civile