Apprendimento formale e non-formale

L’apprendimento consiste in una continua evoluzione, dovuta alle esperienze e/o alle attività compiute da ogni singolo soggetto nelle varie fasi della vita, con il fine di migliorare le conoscenze, le capacità e le competenze in una prospettiva personale, civica, sociale e occupazionale. L’apprendimento può assumere diverse forme: può essere formale, quando viene fornito da istituti di istruzione e formazione per mezzo di professionisti del settore che conoscono le materie e che di solito le trasmettono a categorie specifiche di studenti. Si basa normalmente su una relazione “verticale” tra studente e insegnante: colui che possiede la conoscenza la trasmette a colui che la riceve.  Gli obiettivi da raggiungere vengono monitorati e valutati, infine riconosciuti attraverso certificati e diplomi. La maggior parte dell’apprendimento formale è obbligatorio, infatti coincide con la scuola dell’obbligo, la formazione professionale, l’università. Può essere non-formale, quando si svolge al di fuori delle strutture d’istruzione e di formazione, per opera di trainer o volontari e per scelta intenzionale della persona.  La metodologia di apprendimento è di tipo “orizzontale”, consiste nell’interazione tra i discenti e le concrete situazioni di cui fanno esperienza. Non a caso uno dei metodi maggiormente utilizzato è il lavoro di gruppo, in quanto permette alle persone di acquisire una comprensione più profonda delle esperienze nelle quali sono coinvolte. Un punto importante delle attività è il debriefing, ovvero la discussione al termine di ogni lavoro, per condividere gli stati d’animo, i punti di vista e le esperienze personali di ognuno. Le attività e i corsi sono programmati ma raramente strutturati da ritmi convenzionali o materie curriculari, e sono destinate a gruppi specifici. L’apprendimento non formale è dispensato sul luogo di lavoro o nell’ambito di attività di organizzazioni o gruppi della società civile, come associazioni giovanili, volontariato, servizio civile nazionale, sindacati o partiti politici. Può essere fornito anche da organizzazioni o servizi istituiti a complemento dei sistemi formali, ad esempio, corsi di istruzione artistica, musicale e sportiva o corsi privati per la preparazione ad esami. Raramente le attività vengono valutate e certificate, viene solo rilasciata l’attestazione di frequenza, o a volte, la certificazione delle competenze acquisite. Questo tipo di apprendimento rappresenta uno dei pilastri su cui si basa la costruzione del programma ERASMUS PLUS, che promuove la mobilità europea giovanile di gruppo e individuale attraverso gli scambi e le attività di volontariato all’estero, l’apprendimento interculturale e le iniziative dei giovani di età compresa tra i 13 e i 30 anni. Alcuni dei temi che si intendono trasmettere attraverso l’apprendimento non formale sono: la formazione su settori tecnici specifici; formazione sulla progettazione; la formazione vocazionale e motivazionale; l’educazione sanitaria e alla prevenzione; l’educazione interculturale, linguistica e alla diversità; la formazione per formatori, comunicatori o insegnanti; formazione su tecniche di comunicazione; la formazione per situazioni di emergenza o crisi; la formazione al primo soccorso; l’educazione fisica e allo sport; l’alfabetizzazione di base; la formazione sui temi della pace e dei diritti umani; l’approccio non violento ai conflitti, la tolleranza e il dialogo; la partecipazione attiva alla cittadinanza e alla vita politica.

 

Tabella riassuntiva

APPRENDIMENTO   FORMALE APPRENDIMENTO NON FORMALE
Obiettivi

 

Di lungo termine e generali; Basati su titoli e credenziali. Di breve termine e specifici; Basati su competenze o abilità.
Tempistica Ciclo lungo / preparatoria / a tempo pieno. Ciclo corto / ricorrente / part-time.
Contenuti Standardizzati / centrati sugli input;

Accademici;

I requisiti all’ingresso determinano gli utenti.

 

Individuale / centrati sugli output;

Pratici;

Gli utenti determinano i requisiti d’ingresso.

Metodi Basati sulle istituzioni e isolati dall’ambiente;

Rigidamente strutturati, centrati sul docente e ad alto consumo di risorse.

Basati sull’ambiente di riferimento e sulla comunità;

Flessibili, centrati sui partecipanti e a basso consumo di risorse.

Controllo Esterno / gerarchico. Auto-governato / condiviso.

 

Roberta Guerriero

Volontaria in Servizio Civile